mercoledì 28 agosto 2019

Buona la prima!

Si dice che "il buongiorno si vede dal mattino", si dice che "chi ben comincia è a metà dell'opera", vedetela come vi pare, sta di fatto che partire subito coi 3 punti non è niente affatto male, con la campagna acquisti (e quella abbonamenti) ancora in corso, non poteva esserci viatico migliore per l'Arezzo di mister Di Donato. 


Adesso, sempre per rimanere nel tema delle frasi fatte, ci saranno quelli che ci terranno a rimarcare come "una rondine non fa primavera", o magari che "ci vogliono tre indizi per fare una prova", fate quello che volete, intanto tre punti in cascina ci sono e questo ci permette di affrontare la trasferta di Piancastagnaio con un'altra serenità, una maggior consapevolezza dei propri mezzi e la voglia di confermarsi. Il campionato è lungo, lunghissimo e non tutte le volte le partite si metteranno bene come questa col Lecco, dove eravamo già col doppio vantaggio quando era appena scoccato il nono minuto. Non importa, nessuno vince tutte le partite di una stagione (anche se, oh, perché no?), lo sappiamo noi, lo sa la squadra, lo sa la società e lo sa il mister. Quello che tra poco sapremo sarà la rosa degli effettivi con cui affronteremo il girone di andata, visto che la partita di ritorno con il Lecco sarà in programma proprio a fine dicembre. L'assenza anche dalla panchina di Buglio e Basit ci dice molto sui due pezzi pregiati della mediana amaranto dello scorso anno: in cuor nostro lo sapevamo, in un certo senso potremmo anche dire che eravamo psicologicamente preparati.

(Foto dalla curva Minghelli di Luca Amorosi)

E comunque questa prima giornata ci dice anche un'altra cosa:  tutti giocano per i tre punti, nessuno ha timori reverenziali. Solo Alessandria e Gozzano, infatti, hanno chiuso in parità, e nel novero delle squadre più quotate ci hanno lasciato le penne all'esordio sia il Siena, sconfitto in casa 2-1 dall'Olbia, sia la Carrarese, battuta 3-1 a Pontedera. E allora vedete che si torna lì, al fatto che tre punti sono fatti e in classifica ce li abbiamo messi, va bene così soprattutto perché in questo precampionato eravamo rimasti con un'incognita nel gozzo: era dura poter valutare obiettivamente l'Arezzo contro squadre di categoria inferiore (seppur molto organizzate, come la Turris) o di categoria superiore (Crotone e - soprattutto - Roma): ci voleva di incontrare un'avversaria del nostro stesso campionato, con le stesse motivazioni, che aveva voglia di fare bene e che è venuta ad Arezzo a giocarsela a viso aperto (a proposito: applausi a mister Gaburro che tra il primo e il secondo tempo ha fatto tutti e cinque i cambi a disposizione: non è da tutti, alcuni allenatori non cambiano mai neanche di fronte all'evidenza...). E allora avanti, lasciamoci alle spalle l'anno scorso e anche quello prima, entrambi per certi versi indimenticabili: siamo ripartiti, e lo abbiamo fatto che meglio non si poteva. Avanti così, Arezzo, avanti così, mister Di Donato.

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